mercoledì 3 gennaio 2018

2018: più sapore

Sono tornata.
La vita è un casino fantastico, infatti ho trascurato a lungo il mio povero blog personale...
Ma sono qui, piena di novità.
Dopo un'estate da sogno, tra studi a Innsbruck, nuove esperienze e conoscenze, lavoro, montagne, corse, conquiste, zero gare, più forza, tanta libertà e spensieratezza, un grande lavoro mentale (as usual...) ho intrapreso a settembre la 4^ liceo nel liceo linguistico in lingua tedesca di Bressanone, dove la mia vita è un po' cambiata. La parte dello studio si è intensificata e lo sport si è ridotto inizialmente drasticamente, essendo spaventata e sommersa da libri e novità. Nel corso dei primi mesi ho però imparato a gestirmi di più, ho capito che sfogarmi è fondamentale, quindi, sempre con equilibrio, sono riuscita a dosare i tempi e ad ascoltarmi per assecondare i miei bisogni.
Obiettivo benessere, davanti a tutto.
Sto finalmente godendomi le vacanze natalizie, recuperando le forze per ricominciare al meglio a impegnarmi con il ritorno a scuola per il trimestre finale.
Mi sento profondamente grata alla vita e fortunata di tutto quello che ho dentro e attorno.
Sento energia positiva arrivare. Perfino le idee malate sembrano sempre più lievi e insignificanti sussurrii al vento.
Insomma, grandi conquiste: impegnarsi e trovare anche il tempo per il benessere psico-fisico, spazio alle belle emozioni.
Dedicarsi ad altro, a ciò a cui si aspira al momento... lasciarsi andare.
Assaporare, appunto.
Prendere lo sport come cura, non come distruzione... ma per davvero, con convinzione. Un traguardo commovente per me.

Ho concluso l'anno salendo a piedi a Contrin, mangiando pasta al ragù e giocando a scacchi con un grande amico d'infanzia, Samu,  prima di partire sotto la luna semi-piena e la neve per fare fuochi d'artificio in mezzo alla nebbia e scendere in ape fino a casa meno stanchi di quando eravamo partiti.

Con il nuovo anno non mi sento diversa, ma solo entusiasta di svegliarmi ogni giorno con la voglia di aria fresca.

Con questo post positivo vi lascio due cose altrettanto entusiasmanti:

- La montagna che non c'è, di Anna Torretta il libro che ho quasi divorato durante il nevoso primo giorno dell'anno. Molto interessante per chi s'interessa come me di montagne, emozioni, poesie, avventure di donne e guide alpine.
https://ilsentieroalternativo.blogspot.it/2018/01/milly-crepaz-capii-che-lo-sport-di.html?spref=fb , piacevole intervista con lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Simone. Un articolo face-à-face con la parte più intensa di me.
Buona lettura! 

venerdì 28 aprile 2017

Confused but motivated... (I'm a mess!)

Dopo lunghi mesi di essenza, finalmente ritorno tra le pagine del mio blog.
Non è stato un periodo facile.
Le gare di scialpinismo si sono fermate bruscamente a metà marzo con una notturna a san Cassiano. Il circuito di gare nazionali è stato sfortunato per me questa stagione e voglio chiudere questo periodo senza prendermela troppo con me, dopo aver analizzato per bene cosa voglio davvero: fare sport PER DIVERTIRMI e PIACERMI, avere una carriera scolastica VARIA e DI QUALITÀ e soprattutto STARE BENE. Ho trascurato a lungo la salute per seguire spudoratamente ciò che il mio istinto desiderava con ostinazione, oltrepassando un certo limite, trasformandosi in ossessione. Ed è proprio quando capisci di aver esagerato che è troppo tardi e il fisico ti manda il conto. Così, mentre sto lentamente pagando i debiti che ho con lui, continuo a riflettere sul mio futuro. Come lo vedo? Pieno di novità e di sfide, ovviamente!
Senza cambiamento temo di soffocare, quindi mi sono organizzata ed iscritta per il 4° anno di liceo al Linguistico...tedesco!
Per quanto riguarda le mie passioni, continuerò a coltivarle, con più parsimonia, in modo che occupino il mio tempo per ricaricare le mie batterie al posto di farmi sempre andare in riserva.
Ci ho messo molto ad accettare questo nuovo modo di pensare, ma alla fine ho capito che è quello più efficace, sano e adatto a me, che nella vita non si può vivere soltanto di sogni, ma di obiettivi concreti e non ci si può sempre mettere i bastoni tra le ruote anche quando proprio non è necessario.
Sorrido perché ho vinto una sfida con me stessa e non vedo l'ora di vedere come andrà.
Più tempo allo studio mi ha fatto raggiungere negli ultimi tempi un livello ancora superiore a scuola e sono  super soddisfatta. Ho cambiato anche me stessa (in costruzione...), il mio carattere chiuso, cercando di sbocciare senza avere il timore di mostrarmi. Con lo sport ho preso come una grande batosta e sto tutt'ora cercando di rimettermi in equilibrio. Mi alleno regolarmente, ma con più variazioni, seguendo le mie voglie. Bici, corsa, arrampicata in falesia o in palestra, nuoto, scialpinismo, cime a piedi... Insomma, tutto ciò che mi fa sentire bene, libera, mi fa mantenere viva la voglia di sognare.
La strada per trovare l'equilibrio che desidero è ancora lunga e...in salita! Per questo motivo sono felicissima di continuare a lavorare per i miei obiettivi più concreti, senza smettere di sognare.
Aggiornerò!!!

lunedì 9 gennaio 2017

Up & down

Tutto un su e giù!
Concludo queste vacanze natalizie ieri, dopo un'ultima settimana passata sopra la stufa dei nonni, tra aerosol, termometro e fazzoletti.
Tempo stupendo, cielo limpido e timidissime burrasche ogni tanto (ma della vera neve neanche l'ombra).
E' molto che non scrivo, do la colpa alla scuola (che mi ha impiegato moltissimo tempo ma con risultati molto buoni) e agli allenamenti, alla mia solita vita frenetica.
I campionati italiani di scialpinismo non mi sono piaciuti più di tanto: sprint = super salita, caduta pessima sul muro ghiacciato in discesa; staffetta = team non affiatato, bella la mia performance ma non la loro; vertical = buon 5° posto, ma puntavo al bronzo. Mai 'na gioia, si direbbe. Ma poco importa.
Ho gustato ogni istante delle vacanze appena trascorse, godendomi alcune piccole cose che non mi sarei mai concessa prima senza essere nervosa.
Sono stata con la mia famiglia, con il mio ragazzo e con i miei amici... ho fatto un po' di tutto, come sempre e, come sempre, ho esagerato quando non avrei dovuto.
Il giorno di Natale sono andata in cima al Col di Lana; partita alle 5.30 per vedere l'alba in solitaria. Ho trovato soltanto moltissimo vento e qualche timida sfumatura di rosa verso il m. Civetta, oltre alla mia ex bidella delle medie, Antonello e due ragazzi di Alleghe.
Scialpinismo in Marmolada con il comitato veneto, il concerto tanto atteso con la Banda ad Arabba, mountain bike sul Pordoi in maniche corte, gare in notturna al limite dei battiti, giorni di riposo cambiati in pellate fino al Belvedere, cameriera improvvisata l'ultimo dell'anno, acrilici, pennelli e fantasia, compiti impossibili per casa, febbri, mal gola, sciarponi e raffreddori.

E poi, tutto d'un tratto, finito tutto... e mi ritrovo a Bressanone, di nuovo.
Eh sì, la vita va avanti e non si molla mai.
Domani riinizio a correre!
E ad essere (ancora più) felice.

lunedì 26 settembre 2016

In ogni tempo, attraverso il vento, strada facendo, dall'Himalaya all'Oceano, io vado e imparo...

Tratta male il tuo corpo e lui ti lascerà a piedi. Anzi, a terra...
E' di nuovo colpa mia. Non è successo niente di grave, però me lo sono meritata.
Il corpo va ascoltato, quando dice di rallentare o di integrare. Non siamo macchine, ma umani.
Il ferro troppo basso nel mio sangue è l'origine di una debolezza che ho sempre sottovalutato e che, amplificandosi gradualmente, mi ha trascinato in un abisso sempre più profondo.
L'ultimo mio allenamento l'ho fatto due giorni fa, sabato pomeriggio, dopo aver prelevato diverse fiale di sangue per le analisi. Mi sentivo carica, quindi presi la mtb e sfrecciai verso il p. Falzarego. Niente di difficile, ma la fatica era triplicata. Fatica a respirare, fatica a digerire per mangiando poco, cuore a mille, pensieri di rinuncia... Ma no. Sarebbe troppo squallido rinunciare proprio adesso, a 4 km dal valico. Scalando sempre di più le marce posteriori, respirando con affanno arrivo alla famigerata chiesetta. Mi fermo, respiro. Bevo un sorso d'acqua, mi siedo su una roccia. Cambio la maglietta bagnata, mi metto la giacca. Respiro. Non sento soddisfazione, l'adrenalina è minima.
M'infilo le cuffie, la discesa sarà di sicuro una gasata.
Arrivo a casa, parcheggio la bici, salgo le scale. Niente. L'unico desiderio è di buttarmi sul divano e dormire.
Come se tutto fosse normale, dovuto. Nessuna soddisfazione, nessun'endorfina in circolo.
Sarà mai possibile?
La risposta la trovai il giorno dopo, mentre svegliandomi alle 7.00 e alzandomi dal letto per sbirciare fuori dalla finestra nel decidere come avrei trascorso la mia giornata, barcollando ritornai al punto di partenza. C'è davvero qualcosa che non va...
Mia mamma mi misura la pressione: è proprio bassa. Non ci pensiamo due volte e andiamo ad Agordo, al Pronto Soccorso, una volta per tutte.
E' il mio turno, entro nella sala. Dico come mi sento, che sport pratico, che problemi ho avuto.
E un altro ago nel mio braccio destro. Fuori altro sangue, dentro una flebo.
Parlo con un dottore, capisce esattamente la mia situazione e non sembra felice: è già successo ad altri sportivi. Non siamo seguiti abbastanza, mangiamo poco e facciamo tanto.
Esageriamo sempre, ma il corpo non vive per sempre ''fast&light'': dopo un po' si ribella.
Quando rientro per ricevere l'esito degli esami mi guarda serio, dicendomi: "Il tuo miglior allenamento per questa settimana sarà il riposo".
Mi rassegno: ha ragione.
E così sono qui, piena di pensieri ma cosciente di quel che va fatto.
Mi prendo questa pausa, sapendo che allenarsi sarebbe davvero controproducente.
E' l'unica maniera per andare avanti bene, per arrivare sana alle porte dell'inverno.
Ho imparato ancora una volta che la moderazione, l'equilibrio sono la chiave del successo.
Che la salute è la cosa più importante, dalla quale deriva la felicità.
Rivoglio il mio sorriso (quello vero) e farò di tutto per poterlo re-indossare.

STAY STRONG!

A presto, Milly.

mercoledì 31 agosto 2016

Il piccolo segreto

Un giorno lessi da qualche parte una semplice frase: ‘’Il segreto è non fare progetti’’. Soltanto provando a seguire questo anomalo consiglio mi resi conto che l’autore non aveva tutti i torti…
In un attimo allacciai le scarpe da ginnastica, lasciando che fossero le gambe a fare strada. In realtà avevo già in mente il percorso che mi sarebbe piaciuto affrontare, però non mi presi sul serio.
Dopo 2 km d’ asfalto, improvvisai precipitandomi in un prato mai calpestato prima d’allora, inizialmente complimentandomi con me stessa per il mio spirito avventuriero. Non ci volle molto a far ruzzolare il mio entusiasmo sotto alla suola delle scarpe, insieme al fango e alle ortiche da cui cercavo affannosamente di liberarmi.
Fu grazie a questo brusco attacco di rabbia che non assecondai il desiderio di rinunciare alla mia piccola-grande impresa, sfrecciando impazientemente nel vicino sentiero.
Un volta raggiunto il fondovalle, iniziai la salita dolcemente accarezzata dal pigro sole estivo al quale accennai un sorriso, nel vederlo giocherellare tra gli abeti del bosco d’Aurona.
Mentre la lunga salita cominciava a spianare, un nuovo orizzonte stava dipingendosi dinanzi a me e senza capacitarmene ero già a metà discesa: le gambe sembravano impazzire al ricordo di alcune spericolate sciate marzoline sulle ripide piste del Portavescovo.
L’ascesa da Arabba all’ Altopiano di Cherz sembrava una favoletta… solo a raccontarla. Continuavo a camminare, convincendomi che le gocce di sudore salato negli occhi, i crampi nello stomaco, la gola secca, le gambe sempre più rigide (…) facessero parte dell’avventura, quando vidi innalzarsi il Settsas, il Sief e infine il mio Col di Lana, cullati dal verde intenso, cosparso di colori floreali della valle ai loro piedi.
Improvvisamente mi sentii piccolissima, seppur parte dell’immenso.

Corro, apro il mio cuore; casa è vicina ma vorrei non raggiungerla mai.
Corro, canto, sorrido, mi perdo; ripenso a quel piccolo segreto: è poesia.



venerdì 19 agosto 2016

Imparare a non tralasciare nulla

Utilizzare tutto quello che ho a disposizione, valorizzare i migliori aspetti della mia vita, focalizzarmi sui miei pregi: questo significa migliorare. Difficile da capire, ma la vita non è fatta solo di sport, sfinimento e allenamenti ossessivi. C'è la vita, e la vita è anche lavoro, rispetto del corpo, socievolezza. È una settimana che non mi alleno con il corpo, ma con la mente. Lentamente la mia testa cocciuta riesce a visualizzare che sono portata anche per altre cose, come l'arte e la scrittura, piccole grandi passioni che tenevo nascoste, forse per voler evidenziare assurdamente soltanto lo sport. Un po' di colpa la do all'abbondante razione di endorfine che ricevo ogni volta che smetto di fate fatica, un po' la do a me stessa per non aver cominciato da prima ad essere più ragionevole nel rispetto dei valori che mi appartengono. È una specie di torto che faccio a quella che è la mia natura, e ci resto male dato che per me la sincerità è davvero importante. Così voglio ammettere umilmente e pure fortunatamente che la mia vita è... Varia! E non manovrata dall'  esclusiva ossessione del miglioramento delle mie capacità sporive. Lo stress mi ha causato fin troppi problemi e non è facile scansare i pensieri che lo favoriscono, ma rispolverando i miei punti forti sto riuscendo ad essere felice variando tra la moltitudine di passioni e necessità: studiare, dipingere, leggere, scrivere, suonare nella banda, correre, fotografare, scoprite nuove vette, stare semplicemente nella natura e continuare a sognare...senza guardare l'orologio.
No limits...

Milly


 (approfitto del post per il mio nuovo video su uno dei giri di 4h in solitaria più lunghi, quasi 40km in 2000m di dislivello tra i miei monti <3)


sabato 30 luglio 2016

Assaggi di un luglio fantastico

<3
Monte Civetta

Coronare un sogno alto 3220m


L'instancabile m. Pore

Ponta de l' Ort


Milly e Verena post gara

Prepazione Vertical KM Còl de Lana

Cima Pisciadù (2985 m)








Una vita colorata


 Ci sono giornate che passerei esclusivamente immersa in pennelli, matite e colori di ogni tipo... E così ho cominciato a usare gli acrilici... Che passione!

venerdì 1 luglio 2016

Inarrestabile di gioia

Ogni giorno sulle montagne è un dono... mi danno energia!

Panorama dal m. Sief

Funamboli sul Sas Becé


lunedì 27 giugno 2016

Piccola eroina di me stessa

Da poco più di una settimana è estate anche per me.
Le ultime settimane di scuola sono state davvero, davvero pesanti; i professori non hanno esitato a farci compiti in classe ed interrogazioni all'ultimo minuto, costringendomi a passare ore e ore legata alla sedia con montagne di esercizi, pagine da studiare e l'ansia di una materia da recuperare. Ce l'ho messa tutta: per l'ultimo compito in classe mi sono preparata davvero tanto, cosicchè la prof di matematica non abbia alcun problema a darmi un 6 pieno, e così è stato.
Mi ci è voluta una settimana per riprendermi totalmente dallo stress scolastico, perché mi hanno spiegato che la fatica esce fuori quando tutto è finito e la testa si rilassa... infatti, tutti i pomeriggi mi assaliva un sonno tremendo che mi costringeva ad andarmene a letto per placare il mio ultra-nervosismo. Ma non ho solamente riposato: la mia gioia e il mio entusiasmo erano (e sono) troppo alti per rinunciare ad uscire, pedalare, correre, camminare. Così ho ricominciato fin da subito, anzi, non ho mai smesso di muovermi.

Il primo giorno ho preso la bici e sono partita. Ero talmente felice da non sentire la fatica, sono partita sorridendo, mi sono arrampicata sulla salita di Contrin verso malga Cherz senza neppure cadere dal sellino...era fame di vita. I blink-182 nelle orecchie (la mia punk-band preferita, il mio simbolo e sinonimo di libertà), e la voglia insaziabile di continuare a salire, di urlare di gioia, come una pazza. Mi sono pure commossa :-)

Domenica, cioè 3 giorni dopo, ero già gasatissima per la prima gara di stagione: preoccupata per la condizione ma contenta di mettermi di nuovo alla prova, ho partecipato alla prima edizione della Vertical Saslench di Campitello (850m D+, 4km), tagliando il traguardo al Rifugio Pertini senza fiato, dopo aver superato 3 concorrenti negli ultimi 30m del percorso. Ho provato tanta felicità e soddisfazione per la prestazione, dato che ho tanto dubitato di me. Alla fine, queste gare sono talmente sfiancanti da... diventare una droga! Eccomi nella foto con la mia amica fassana Giorgia Felicetti, una grande scialpinista nonché atleta di corsa in montagna e vertical :-) ♥

Giovedì scorso è stato spettacolare: dopo giorni di pioggia incessante, finalmente il cielo si è aperto completamente, lasciando spazio ad un azzurro da sogno e un sole più che estivo. Io e Martin siamo ci siamo fatti il Pordoi in bici, il pomeriggio siamo andati ad arrampicare a Pian de Schiavaneis, sotto il Sella. Quanti posti da sogno che abbiamo...e sono tutti da scoprire!

Ieri era domenica. Il meteo non annunciava belle notizie... ma siamo partiti per Mühlwald ugualmente. L'omonima Vertical è partita alle 10 in punto, anche se nessuno sembrava curarsi del cielo, il quale sembrava non promettere nulla di buono. Non avevo neppure superato i 200m D+ quando cominciai a sentire delle goccioline che, velocemente, si sono trasformate in una vera e propria doccia naturale. La pioggia scendeva molto fitta nel bosco, il cuore accelerava e il silenzio attorno ai miei affanni sembrava urlare. Comunque continuavo a salire, senza fare una piega. Per un piccolo pezzo, quando uscii dal bosco, la tempesta si tranquillizzò. ''Eccomi, ci siamo quasi... adesso manca soltanto l'ultimo pezzo, me lo ricordo bene quel labirinto di sentierini tra i rododendri...''. Stavo per arrivare ai 900m D+ quando il ritmo cambiò: incontravo tutti i forti che stavano ormai scendendo, avendo già terminato la gara... ognuno di loro mi incitava, mi chiamava per nome, ero felice, sentivo la voce spesso familiare dei miei amici e non, la quale mi trasmetteva una grande energia. Mi sentivo imbattibile, mi sentivo sola in mezzo a tutta quella gente. La pioggia aveva ricominciato a scendere, ma non mi interessava, sentivo solo i miei muscoli avanzare decisi e pieni di forza. Tagliato il traguardo mi sentii come ogni gara: sollevata, felice, distrutta e nauseata. La discesa per il bosco fu una inevitabile ma divertente lavata di fango, ma per fortuna, prima di pranzo, abbiamo potuto farci una doccia e asciugarci nello spogliatoio vicino al campo da calcio.

Oggi ho lavorato e ho fatto fieno: sono felice. Se c'è una cosa che odio tantissimo è perdere tempo.
Il perché?
Io vivo di endorfine.

sabato 7 maggio 2016

Il sole dopo la tempesta

Scrivo proprio oggi, sabato 07/05/16, perché è il primo giorno dopo due mesi che, dopo una giornata piena di avventure (monte Sief, slackline, camminate e corse su e giù,..) il ginocchio non fa male. Zero. Pura felicità. Così, mi sento di nuovo viva, di nuovo me stessa, libera di ricominciare a vivere.
Ho imparato molto da questa esperienza: ascoltare il corpo e volergli bene.





venerdì 1 aprile 2016

Sovraccarico

Si sa... dopo il periodo in cui tutto va troppo bene per non incrementare gli allenamenti, arriva sempre, quando vuole, il periodo in cui capisci che in realtà era meglio se non lo avessi fatto.
Mi merito tutte le ramanzine di questo mondo, dottore. Ho sbagliato, è vero, lo sapevo anche prima che un giorno avrebbe ceduto qualcosa, ma avevo sempre ignorato i segnali del mio corpo, classificandoli come ''pigrizia'' o ''non mi alleno abbastanza e sono peggiorata''. Mai avrei pensato ad un ''ok, mi sa che questa stanchezza vuole dire che devo rallentare un po'"... I più forti, i veri atleti, non sono quelli che continuano ad allenarsi orgogliosi, soffrendo, lasciandolo peggiorare...bensì quelli che ascoltano il proprio corpo, imparano ad apprezzarlo così com'è.
No, non pensate male! Non è nulla di grave. Si guarisce soltanto con il riposo...
Soltanto con il riposo...
Eh eh, lo so benissimo che stare fermi è come stare in carcere per me... Ma questo mi deve servire da lezione. Si impara sempre!
E allora cominciamo questo mese di pausa...allez!

domenica 27 marzo 2016

Aria di... primavera

Sono tornata! E' da molto che non mi faccio sentire e ho qualche novità da raccontarvi...

A febbraio ho trascorso 8 giorni a Norimberga, in una famiglia tedesca. Una bella esperienza che mi è sembrata molto utile per migliorare il mio tedesco. Imparare lingue nuove è una delle cose che apprezzo di più.


Marzo è iniziato così: una bellissima nevicata che ha sollevato il morale a tutti! Ecco 2 miei amici da Rina che, dopo aver ascoltato il concerto della presentazione dei vestiti nuovi della nostra banda, hanno dovuto scavare per ritrovare la macchina ''sepolta''!

Nel frattempo, dopo un periodo di alti e bassi con gli allenamenti, ho dovuto fare i conti con il mio ginocchio destro (ancora adesso). Sovraccarico? Nessun problema, qualcosa di alternativo per muovere le gambe si trova sempre, in qualsiasi circostanza...!

...Nel frattempo, anche il Col di Lana chiama e...bhe, come resistergli!?


Anche la settimana dopo, festa di compleanno con conquista di questa vetta: cielo terso, 15 invitati, 2 arrivati! Pochi ma BUONI! Giornata indimenticabile (soprattutto per il mio ginocchio...)!
25 marzo: finalmente lo posso dire, sweet sixteen!





26 marzo: Finale di Coppa Italia, si corre a Madonna di Campiglio. Determinata, forte, ma zoppicante; sveglia alle 5.20: andiamo!
Ho imparato che un antidolorifico non fa miracoli.
È la prima volta che mi ritiro.
Forse non avrei dovuto partecipare, avrei dovuto lasciare il mio ginocchio infiammato in pace. Ma c'è qualcosa, dentro di me, che mi ha spinto con un immenso entusiasmo a provarci anche sta volta. E nonostante la grande rabbia nel soffrire a terra mentre tutti gli altri mi superavano, sorrido. Sono felice, felice di avere grandi passioni, un bel gruppo di amici e di provarci sempre!


Nel frattempo è arrivata la primavera e, pian pianino, porta via tutto quello che è rimasto di questo duro, emozionante, ma corto inverno. Spazio a colori, cambia/migliora-menti, gioie e guarigioni (!!!)

Un bacio e un augurio di buona Pasqua
la Milly

lunedì 8 febbraio 2016

Ferma

Ritornata da una bella corsa, credevo di essere ritornata forte, guarita e pronta per ripartire domenica scorsa, dopo una settimana di debolezza in compagnia di un brutto virus. La settimana scorsa ho continuato a correre, a sentirmi viva... quando, giovedì sera... la grande debolezza tornò, accompagnata da una tosse pazzesca. Ci risiamo, seconda influenza. Sono di nuovo a terra ed è lunedì di Carnevale. A casa per le vacanze, sì, ma ferma e a pezzi. Bronchite! Proprio adesso che arriva la neve... Comunque, non posso farci niente. Non mi interessa del fiato corto e della testa che gira... oggi sono uscita. Solo una passeggiata nel bosco, con la mamma. Respirare aria vera, nella nebbia, con uno sciarpone intorno al collo.
Meno male che c'è sempre un lato positivo: oggi la nonna ha fatto i carciofi! :-P
Tutto passa, ne uscirò più forte!
Nel frattempo mi immergo nei libri di scuola... loro (purtroppo) non mi lasciano mai sola!
A presto, Milly

lunedì 25 gennaio 2016

E nel frattempo...

Sono ritornata piene di news!
E' un periodo molto movimentato per me, pieno di impegni di ogni tipo, di periodi di grande forma e di periodi col morale sotto i tacchi... ma non si molla un cavolo! ;-)
Bene, cominciamo con il riassunto delle ultime gare!

Trofeo San Nicolò 06/12/2015

3^






















11/12/2015 SPRINT (Campionati Italiani Skialp)

7^















12/12/2015 STAFFETTA con Fabio Pettinà e Matteo Sostizzo (Campionati Italiani Skialp)


11esimi














13/12/2015 VERTICAL (Campionati Italiani Skialp)


8^ (mannaggia, Alissa mi ha fregato all'ultimo secondo!)















30/12/2015 Ski Uphill Vals                                        


  3^











10/01/2016 Skialprace Ahrntal (Coppa Italia)

5^
















24/01/2016 Campionato Italiano Giovani
14^ ... questa è il caso che la racconti!

Descrizione: Alla ricerca dello sci perduto! A volte, specialmente quando sei in un' ottima posizione avanzando bella motivata, succede esattamente ciò che non dovrebbe succedere: una rabbia indescrivibile nel vedere, scivolando su un tratto di inversioni, il mio sci destro staccarsi e buttarsi in picchiata a valle.
Sarà forse grazie a quella rabbia che sono scesa 50m sotto a riprendermelo per poi ripartire, dietro ad avversarie diverse.
Grande giornata di fatica e rabbia quella di ieri, ma sono felice comunque, dell'esperienza ma soprattutto della compagnia del mio fantastico gruppo (di campioni!)!



Insomma, come avete visto ce ne sono di tutti i colori, a volte capita di sbagliare :-)
Fatto sta che tutti i sacrifici vengono ripagati dalla bellezza dello sport. Ovviamente a volte bisogna riposare un po', l'ho capito bene dopo le vacanze di Natale, dove il sole e il tempo libero di certo non mi davano tregua... prendendomi un' ''overdose''. Non fa molto bene, è da evitare (avendo conosciuto i postumi molto prolungati..!)
E la scuola? Molto difficile, molto studio, determinazione ed impegno. Non si può far sempre quel che si vorrebbe fare. Ma comunque sembra andare molto bene e continuerò a tenere comunque la scuola al primo posto tra gli impegni vari, infondo e il mio attuale lavoro!
Bene, scappo: devo partire per Bressanone (oh no!).
A presto!
Milly